Mottetti, rondeaux e virelais
Mottetti, rondeaux e virelais
Concerto
Biblioteca nazionale Marciana, Libreria Sansoviniana
P.tta San Marco 13/a, Venezia
in collaborazione con la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano e Biblioteca nazionale Marciana
Ensemble di musica medievale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano
Claudia Caffagni, direzione, voce, liuto
Il programma è dedicato al repertorio contenuto nel codice pergamenaceo noto come “franco-cipriota”. L’origine e la storia del manoscritto, che contiene un vastissimo patrimonio musicale in unicum e adespota, è tutt’ora avvolto da molti dubbi che hanno dato origine a diverse ipotesi. Conservato alla Biblioteca Nazionale di Torino [I-Tn MS J.II.9], fu probabilmente redatto a Cipro presso la corte di Giano II di Lusignano negli anni 1414-1420 e poi presumibilmente portato a Chambéry nel 1434 come bene facente parte della dote di Anna di Cipro, figlia di Giano, andata in sposa a Ludovico di Savoia. Il codice conserva musiche della corte reale di Giano di Lusignano (regno: 1398-1432) e Carlotta di Borbone (regno: 1411-1422), sposata in seconde nozze dopo aver ripudiato Anglesia Visconti, figlia di Bernabò Visconti e Beatrice della Scala. È probabile che il repertorio sia stato composto – su commissione di Carlotta di Borbone – da autori francesi che vennero a Cipro nel 1411 al seguito di Carlotta.
La silloge (ff. 29-158v) contiene la più ampia collezione di composizioni (ballede, rondeau, virelai) in lingua francese del XV secolo nello stile dell’‘ars subtilior’, mottetti politestuali in latino oltre frammenti di messa a una delle più antiche messe polifoniche su cantus firmus, composta al di fuori delle isole britanniche e copiata successivamente (ff. 139v-141v), dopo che il manoscritto giunse in Savoia con Anna di Cipro.
Queste caratteristiche, e la straordinaria ricchezza di contributi musicali (299), conferiscono al codice un’importanza fondamentale per la comprensione della musica del primo Quattrocento in stile francese. Il programma include 15 composizioni scelte tra i quattro generi non liturgici.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili