La nostra storia

La Fondazione Ugo e Olga Levi è stata istituita nel 1962 con atto di donazione di Ugo Levi. Per statuto ha sede presso palazzo Giustinian Lolin, sul Canal Grande, opera giovanile di Baldassarre Longhena.

I Levi erano una famiglia ebraica della ricca borghesia veneziana dedita a un’attività che oggi chiameremmo di merchant banking. I documenti contabili dell’archivio della famiglia dimostrano relazioni e interessi con i maggiori centri finanziari dell’epoca, come Parigi e Londra, ma anche con il Medio Oriente.

Ultimo discendente è stato Ugo Levi, figlio di Angelo, nato il 10 ottobre 1878, che sposò, l’8 dicembre 1912, a Trieste, Olga Brunner della stessa religione e di pari ceto sociale.

Senza figli, i coniugi Levi coltivarono la loro passione per la musica, creando una vasta raccolta di manoscritti, libri, spartiti e partiture e facendo del loro Palazzo sul Canal Grande un luogo di incontri ed eventi culturali, in particolare musicali e letterari, cui parteciparono importanti personalità internazionali del mondo della musica e della letteratura. Fra questi Gabriele D’Annunzio nella sua permanenza a Venezia durante la prima guerra mondiale.

Nel tempo maturarono l’idea, mutuata da una tradizione tipica della storia civile veneziana, di legare l’ingente patrimonio familiare ad una costituenda Fondazione. Con i testamenti, redatti rispettivamente il 16 settembre 1957 e il 17 novembre 1958, i coniugi donarono i propri beni alla Fondazione che porta il loro nome.

Alessandro Pomi (1890-1976)

Ritratto di Ugo Levi, olio su tela

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Ritratto di Olga Brunner Levi, olio su tela

LA STORIA

Ugo Levi
(1878-1971)

Ugo Levi, nato il 10 ottobre 1878, apparteneva ad una famiglia di banchieri d’affari della borghesia ebraica veneziana. Laureato in letteratura a Padova, era un eccellente pianista. Si unì in matrimonio, il giorno 8 dicembre 1912, con Olga Brunner, di uguale religione e di pari ceto sociale, con la quale condivideva la profonda passione per la musica: Olga, oltre che pianista di sicura competenza, era un soprano di elegante sensibilità; parlava francese, tedesco e inglese e tenne a Palazzo Giustinian Lolin incontri musicali e letterari a cadenza settimanale.
Ugo, interessato anche alla musica antica, creò una preziosa biblioteca, specializzata in manoscritti e stampe musicali.
Dopo la morte di Olga nel 1961, Ugo costituì la Fondazione, alla quale venne devoluto il patrimonio della moglie, e ne assunse le funzioni di presidente e amministratore fino alla fine della sua vita (1878-1971).

Ugo Levi e la balia, fotografia Fratelli Vianelli

Ugo Levi, fotografia di Francesco Scatola

Ugo Levi, ritratto di Lotte Frumi

Ugo Levi, fotografia

LA STORIA

Olga Brunner
(1885-1961)

Olga Brunner era nata a Trieste il 23 dicembre 1885. Incontrò Ugo Levi a Venezia, durante un viaggio turistico e lo sposò il giorno 8 dicembre 1912. Olga Brunner e Ugo Levi facevano parte dell’élite culturale delle famiglie dell’alta società veneziana, che si incontrava in occasione di feste, ricevimenti, serate teatrali, concerti nelle sale del liceo musicale “Benedetto Marcello”, al teatro Rossini, o alla Fenice, dove i Levi disponevano di un palco fisso.

I Levi seppero fare della loro casa «un celebre punto d’incontro internazionale di musicisti, di letterati, di uomini di cultura», anche organizzando concerti «perché artisti giovani e promettenti avessero modo di mettersi in vista». A una di questa serate approdò Gabriele D’Annunzio, che per tre anni entrò nella vita di Olga.

Dopo la fine dell’infelice relazione, di cui rimane un intenso epistolario conservato al Vittoriale, Olga scelse di restare per sempre a fianco del marito Ugo, di cui erano note le straordinarie doti di intelligenza umana e di generosità e cui era intimamente legata per visione del mondo, passione per la musica e amore per l’arte e la bellezza.

Lucia Vivian, Il carteggio, i suo protagonisti, la loro storia, in Gabriele d’Annunzio, «La rosa della mia guerra». Lettere a Venturina, a cura di Lucia Vivian, prefazione di Pietro Gibellini, Venezia, Marsilio Editore – Fondazione Ugo e Olga Levi, 2005, pp. 36-42 [pdf]

Olga Brunner Levi, sanguigna

Olga Brunner Levi e Gabriele D'Annunzio, fotografia

Lettera di Gabriele D'Annunzio a Olga Levi

Olga Brunner Levi, fotografia

Olga Brunner Levi e famiglia, fotografia

LA STORIA

Gianni Milner
(1926-2005)

Gianni Milner era nato il 21 agosto 1926 a Venezia, dove ha trascorso la sua vita. Figlio di un avvocato, Lorenzo (Enzo), si è diplomato al Liceo Foscarini. Militante di Giustizia e Libertà, partecipò alla Resistenza, dopo la guerra si laureò in giurisprudenza a Padova dove studiò, tra gli altri, con Norberto Bobbio. Fu animatore del Circolo del cinema Pasinetti e successivamente protagonista delle prime battaglie ambientaliste di Italia Nostra. Fondatore con altri della rivista «Cronaca Forense», portò il dibattito innovatore anche nella professione; fu segretario del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Venezia e consigliere comunale come indipendente di sinistra.

Curò con intelligenza e passione la nascita e lo sviluppo della Fondazione Levi, e ne fu a lungo presidente. Promosse anche l’istituzione della Fondazione Centro Musicale Malipiero; fu socio fondatore dell’Archivio Luigi Nono, della Venice International Foundation e della Società Veneziana di Concerti, della quale venne nominato vicepresidente. Si è spento il 19 maggio 2005 a Vicenza. La Fondazione Ugo e Olga Levi gli ha intitolato la Biblioteca musicale di Palazzo Giustinian Lolin.

Ritratto di Gianni Milner Gianluigi Polidoro