La lezione del Professor d’Organi Gaetano Callido
Convegno di studio
Venezia 11-12 gennaio 2014
L’organo è sempre stato strumento di aggregazione e di partecipazione in una comunità religiosa: intona e accompagna il canto eseguito dall’assemblea dei fedeli, si alterna o si sostituisce ad essa nei momenti più importanti delle celebrazioni sacre.
Ecco perché dopo cinque secoli di storia musicale – dal medioevo ai giorni nostri – ogni Paese vanta importanti compositori che hanno scritto pagine straordinarie e fondamentali della letteratura organistica e ogni comunità religiosa ha affidato a sapienti artigiani il compito di costruire perfetti strumenti da collocare nelle cantorie delle Cattedrali, nei Santuari e nelle piccole Pievi.
Anche nel Veneto operarono alcuni celebri organari: Jacomello dagli Organi con bottega a San Leonardo di Treviso, Mastro Lorenzo dai Organi, frate Nicolò de Alemagna, Domenico di Lorenzo o di Lucca, Orazio Napolitano. Ma è con Pietro Nacchini e, successivamente con Gaetano Callido, che si viene a creare una Scuola Veneta dell’arte organaria: il risultato è una preziosa collezione di pregevoli strumenti sparsi in tutto il territorio regionale che oggi è possibile ammirare e riascoltare e che molti studiosi e organisti stranieri ci invidiano.
Questo convegno, inserito nelle attività del Comitato Regionale per le Celebrazioni del II Centenario della morte di Gaetano Callido (Este, 14 gennaio 1727 – Venezia, 8 dicembre 1813) e realizzato in collaborazione con la Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia, intende mettere in rilievo questo inestimabile patrimonio strumentale, oggi studiato da organisti di tutto il mondo. riflettendo anche sulle problematiche relative alla sua salvaguardia e valorizzazione.
Riccardo Moscatelli