Biblioteche di compositori

Berio, Clementi, Dallapiccola, Maderna, Malipiero, Nono, Petrassi, Pizzetti, Scelsi

Biblioteca di compositori

Dettagli della ricerca

Berio, Clementi, Dallapiccola, Maderna, Malipiero, Nono, Petrassi, Pizzetti, Scelsi
in collaborazione con
Università di Cagliari – Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio

 

L’interesse per i libri appartenuti alle grandi personalità della cultura (umanisti, scienziati e artisti dell’era moderna) ha radici profonde. Le tracce del dono, del possesso e della lettura presenti nell’esemplare di una stampa (dediche, timbri, ex libris, firme, sottolineature, marginalia, appunti sulle carte di guardia, inserti) lo rendono unico, alla stregua di un manoscritto o di una lettera, e ne rendono emozionante la visione e il contatto anche ai non specialisti. Le annotazioni, in particolare, restituiscono la testimonianza di reazioni dirette, stati d’animo, riflessioni e intenzioni progettuali scaturiti leggendo il testo: dalla stima reverenziale al confronto erudito, dalla replica insofferente all’istanza creativa, e molto altro.
Dopo secoli di attenzione rivolta alla circolazione degli esemplari e alle raccolte librarie antiche di illustrissimi autori e collezionisti – attenzione attestata da cataloghi, studi, esposizioni, edizioni facsimilari, ecc. –, si sono registrate negli ultimi venticinque anni, in ambito biblioteconomico nazionale e internazionale, preziose riflessioni organiche sulle ‘biblioteche di persona’ e più specificamente ‘d’autore’, con particolare riferimento al Novecento. Le definizioni discendono da un’esigenza al contempo culturale e gestionale. Culturale perché l’intero patrimonio librario di un autore – e non solo le unità contenenti note di possesso, dediche e annotazioni – è parte costitutiva rilevante del suo archivio, e lo stato in cui il possessore lo ha lasciato è o può essere significativo. Gestionale perché la distinzione tra biblioteca e archivio, dovuta non solo a ragioni di conservazione ma anche a una settorializzazione del sapere e professionale superata, ha avuto e avrà ripercussioni sul trattamento di archivi prodotti da persone, famiglie e organizzazioni, che includono una parte ‘libraria’.
Esiste un’asimmetria nella disseminazione, anche editoriale, delle conoscenze sulle biblioteche dei compositori rispetto a quelle di altri autori: mentre infatti i libri e le biblioteche di filosofi, scrittori e artisti hanno dato origine a numerose pubblicazioni e manifestazioni, diverse per obiettivi e destinatari, quelli dei compositori sono rimasti oggetto di studio musicologico, specie nelle ricerche sulla genesi di progetti artistici. Eppure gli autori di musica sono proiettati, in modo coestensivo alla diffusione della propria opera, sullo scenario di relazioni molto spesso internazionali, e l’arte e il pensiero musicale presentano un alto grado di transtestualità che contribuisce a giustificare la composizione eterogenea delle raccolte librarie formate dai musicisti. Relazioni umane, professionali e opere altrui, documentate o nel migliore dei casi conservate negli archivi e ‘in mezzo ai libri’ dei compositori, sono tra i fondamenti imprescindibili di un numero incalcolabile di creazioni musicali e scritti teorici: ne sono consapevoli tanto gli specialisti quanto gli appassionati e, in generale, le persone attente ai fatti di cultura.
Sulla base di queste considerazioni, la Fondazione Ugo e Olga Levi per gli Studi Musicali promuovere a Venezia un progetto che ha portato ad un seminario di studio e ad una pubblicazione. Il seminario ha avuto luogo alla Fondazione Ugo e Olga Levi nel pomeriggio di venerdì 7 ottobre 2016 e la mattina del giorno seguente, sabato 8 ottobre 2016. Nove relatori hanno riferito su un aspetto delle collezioni librarie di Ildebrando Pizzetti (1880-1968), Gian Francesco Malipiero (1882-1973), Luigi Dallapiccola (1904-1975), Goffredo Petrassi (1904-2003), Giacinto Scelsi (1905-1988), Bruno Maderna (1920-1973), Luigi Nono (1924-1990), Luciano Berio (1925-2003) e Aldo Clementi (1925-2011).

Gli obiettivi essenziali delle ricerche sono la descrizione delle biblioteche conservate e l’analisi, all’interno di ciascuna biblioteca, di corpora librari (libri, partiture, riviste, letteratura grigia) significativi per la formazione, la produzione o più in generale l’intellettualità del compositore. Dalla bibliofilia all’assidua collaborazione a riviste; dalla formazione del pensiero teorico ai processi compositivi; dai viaggi ai rapporti serrati con personalità della cultura: queste e molte altre esperienze di un compositore e ‘scrittore’ di musica (teorico o musicografo) sono intimamente legate al progressivo costituirsi e, in alcuni casi, disgregarsi della sua biblioteca.

Coordinatori scientifici

  • Paolo Dal Molin, Università di Cagliari

Componenti del gruppo di ricerca

  • Michele Chiappini

  • Angela Ida De Benedictis, Paul Sacher Stiftung, Basel

  • Mila De Santis, Università di Firenze

  • Alessandra Carlotta Pellegrini, Fondazione Isabella Scelsi, Roma

  • Graziella Seminara, Università di Catania

  • Francisco Rocca, Fondazione Giorgio Cini, Venezia

  • Giovanni Salis, Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra, Milano

  • Daniela Tortora, Conservatorio di Musica ‘San Pietro a Majella’, Napoli

  • Claudia Vincis , Fondazione Archivio Luigi Nono, Venezi

Assistenti di ricerca

  • Federica Di Gasbarro, Università di Roma Tor Vergata – Universität Basel

  • Luisa Santacesaria, Centro Studi Luciano Berio, Firenze

  • Francesco Fontanelli, Università di Pavia