Canto e prassi musicale nella società europea della prima età moderna
Il canto ha contraddistinto la vita musicale della società della prima età moderna dentro e fuori la chiesa e la corte. Già da qualche anno la musicologia ha indirizzato i propri interessi verso le implicazioni plurime della musica, in senso sociale, estetico e politico. Tuttavia, proprio rispetto alle discussioni inerenti alla prima età moderna, il bisogno di approfondimento e di ricerca segnala la densità e la varietà della vita quotidiana musicale del tempo, dalle élites agli strati popolari. Fonti come la frottola, il madrigale o, successivamente, l’opera, offrono approcci plurali che sfruttano materiali diaristici e documentari, come le relazioni di feste e banchetti, i rapporti degli ambasciatori, i rendiconti bellici, ma anche prodotti iconografici, che descrivono la vita in città e in campagna e il ruolo della musica e del canto. Venezia era un centro fondamentale per la stampa, anche musicale, e, a partire dal Cinquecento, era meta privilegiata dell’iter italicum, e, successivamente, del Grand Tour. Inoltre, grazie alla sua forte multiculturalità offre una cornice unica per una ricerca e una discussione musicologica che avranno l’Europa come sfondo principale.
La possibilità di stabilire collegamenti globali e digitali della ricerca permette di strutturare approcci innovativi sulla prassi musicale e canora della prima età moderna (ca. 1500-1650), e contemporaneamente di predisporre una metodologia al passo con le questioni più importanti e recenti della nostra società.
Sabine Meine, HfMT Köln
Camilla Cavicchi, Università di Padova/CESR Tours
Paola Dessi, Università di Padova
Massimo Privitera, Università di Palermo
Hendrik Schulze, University of North Texas, College of Music
Giorgio Peloso Zantaforni, Università di Padova
Álvaro Flores Coleto, Universidad de Granada
Simona Gatto
Federico Lanzellotti
Fondazione Ugo e Olga Levi
Hochschule für Musik und Tanz, Köln
Università degli Studi di Palermo
Università degli Studi di Padova