Maderna tra contemporaneità e forme sperimentali audiovisive
Nell’ambito dei compositori del secondo Novecento che hanno lambito in maniera occasionale o contingente varie tipologie di sperimentazione audiovisiva, la figura di Bruno Maderna presenta i tratti di maggior interesse. Nel corso della sua carriera, egli ha avuto a più riprese modo di confrontarsi con realtà radiotelevisive, cinematografiche o teatrali di volta in volta vissute con ruoli differenti: compositore, interprete, collaboratore o anche solo promotore di nuove formule di spettacolo audiovisivo. Se diverse ricerche, ad oggi, si sono concentrate sulla sua produzione per il cinema – dove note sono le sue collaborazioni, tra le altre, alle musiche per film di Antonio Leonviola e Giulio Questi (Le due verità; Noi cannibali; La morte ha fatto l’uovo) –, o alle sue esperienze nel campo del teatro radiofonico, notevoli margini di approfondimento e di indagine presentano invece alcune esperienze condotte da Maderna nel campo televisivo e documentaristico (compreso il sub-genere del documentario industriale). Quasi del tutto taciute sono inoltre alcuni contatti con produzioni di teatro multimediale o sperimentale che lo videro coinvolto come compositore, interprete o implicito consigliere (si pensi, oltre alla più nota From A to Z, alle collaborazioni sviluppate sempre in ambiente olandese con Peter Schat per Labyrinth o con lo Studio Scarabee per Poppetgom).
Le modalità del tutto desuete delle incursioni di Maderna all’interno del sistema produttivo cinematografico degli anni Cinquanta-Sessanta – affidato solitamente ai compositori “di mestiere” e funzionali alle esigenze del sistema stesso – si riflettono nella singolarità di varie le altre esperienze legate al mondo dell’audiovideo che, a loro volta, hanno lasciato tracce implicite in (o, al contrario, sono state influenzate da) un’attività creativa o interpretativa condotta all’interno di un campo di diffusione mediatica “tradizionale”. È proprio all’interno di questa sfera di esperienze differenti e di influssi reciproci che intende muoversi il presente progetto di ricerca, sviluppato da un gruppo di studio stabile impegnato nell’analisi, nella rilettura e/o nell’approfondimento di varie esperienze condotte (nei modi più vari) da Maderna nei seguenti ambiti:
- cinema e documentario cinematografico;
- esperienze radiotelevisive;
- produzioni audiovisive e/o intermediali sperimentali;
- esperienze (autoriali o coautoriali) nei campi del teatro musicale e/o di parola, nel repertorio classico e contemporaneo.
Angela Ida De Benedictis, Fondazione Paul Sacher, Basilea
Roberto Calabretto, Fondazione Ugo e Olga Levi, Venezia
Barbara Babic, Neuere Kultur- und Ideengeschichte Geisteswissenschaftliches Zentrum
Diego Cavallotti, Università degli Studi di Cagliari
Alessandro Cecchi, Università di Pisa
Maurizio Corbella, Università degli Studi di Milano
Leo Izzo
Pierluigi Ledda, Archivio Storico Ricordi
Maria Maddalena Novati, NoMus Milano
Vincenzina C. Ottomano, Università Ca’ Foscari Venezia
Veniero Rizzardi, Università Ca’ Foscari Venezia
Nicola Scaldaferri , Università degli Studi di Milano
Benedetta Zucconi, Universität Bonn
Fondazione Ugo e Olga Levi
Archivio Storico Ricordi, Milano (Pierluigi Ledda)
NoMus, Milano (Maria Maddalena Novati)